Visto che se ne parlava, segnalo sempre questi dati:
https://gs.statcounter.com/social-media-stats/all/italy/#monthly-202401-202412-bar
Le nostre bolle e percezioni personali danno idee diverse (nella mia testa, facebook è morto da almeno 5 anni, ma nei fatti resta sempre il perno del discorso internet italofono)
Twitter per fandom, politica e soprattutto giornalismo (che infatti lo rilancia tanto) è sempre stato una bolla rumorosa ma relativamente ininfluente
Per me la metafora è sempre la TV: in teoria morta da almeno 15 anni, e invece.
@xabacadabra giornalisti come Fabio Chiusi sostengono da sempre che l'impatto della TV sui costumi, le abitudini, le mode, le idee e la notorietà in genere è ancora determinante.
Ricordo quando vent'anni fa un giornalista ai tempi molto aggiornato come Alessandro Gilioli a San Giovanni affermava che la TV era un mezzo di un altro secolo e io ci credevo.
Ma la realtà ha dimostrato di pensarla diversamente.
I social raccolgono più pubblicità e sono più mirati, ma la TV spacca ancora di brutto
@informapirata anzi: direi proprio che i social alla TV somiglino sempre di più:
Tra reel, sessualizzazione, ricerca dello scandalo, umorismo forzato, scemenze di varia natura e pubblicità l'algoritmo di boh, Instagram non lo trovo così lontano dalla linea che da decenni porta avanti Antonio Ricci
Tra l'altro parlando di TV ho notato che si ragiona spesso nel discorso piattaforme tipo Netflix che sono centrali tra i 30 e 50 anni, e naturalmente viste come "vecchie" da gen più giovani